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Data Inserimento: 27/03/2019 10:22
Tony Green
1975. Photographs of a Jazz Festival in New Orleans
Venezia, Spazio Espositivo Artespaziotempo
Campo del Ghetto Nuovo Cannaregio 2877
5 – 28 aprile 2019
Comunicato stampa
Lo Spazio Espositivo Artespaziotempo in Ghetto Nuovo presenta il 5 aprile alle 18.00 la nuova mostra personale di Tony Green. Il progetto espositivo del poliedrico artista comprende una serie di 25 fotografie, 30x40 cm e 20x30 cm, realizzate durante il Festival Jazz & Heritage di New Orleans del 1975, oggi riproposte in una nuova veste digitalmente elaborata. Tony Green, artista e musicista cresciuto a New Orleans, nel periodo compreso fra il 1972 e il 1975 studia presso la facoltà di Belle Arti dell’Università della Louisiana, dove tra gli altri, segue un corso di fotografia che gli permette di utilizzare le attrezzature della scuola.
E’ così che durante un fine settimana, Tony prende in prestito dall'Università una macchina fotografica Hasselblad e si dirige a New Orleans, per documentare il Festival Jazz & Heritage del 1975.
L'interesse dell'artista era rivolto alla realizzazione di ritratti fotografici, non solo dei musicisti ma anche dei vari personaggi che affollavano l'area del Fairgrounds, dove si svolgeva il Festival. Vent' anni più tardi, ritrova i negativi di quegli scatti nel suo studio e ne ricava circa venti stampe bianco e nero, esposte poi in vari locali e ristoranti di New Orleans. Passati altri 15 anni e dopo aver scoperto le grandi potenzialità offerte dall'elaborazione digitale dei negativi, l’artista ha voluto creare con quelle stesse fotografie una mostra a Venezia. Grazie agli scatti di Tony Green possiamo oggi ammirare i ritratti di figure tra le più importanti della storia del jazz e come scrive Tom McDermott nel catalogo della mostra: “Purtroppo non abbiamo una macchina del tempo che ci permetta di rivisitare quei giorni, quando i giganti della musica, che potevano provenire solo da New Orleans, camminavano in mezzo a noi. Ed è proprio tale impossibilità a rendere questa collezione di foto di Tony un glorioso sostituto”.
Tony Green, artista e musicista, nasce a Napoli ma cresce e si forma a New Orleans, dove il gruppo “Tony Green & Gypsy Jazz” e i suoi murales che adornano la città ne hanno fatto un’icona culturale.
Dal 1982 trascorre lunghi periodi a Venezia, dove porta avanti la sua duplice attività di pittore e musicista professionista.
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"Quando Tony Green, pittore e musicista, ha portato una fotocamera Hasselblad presa in prestito e il suo occhio di artista al JazzFest, era davvero un momento propizio per scattare delle fotografie.
Nel 1975 il Festival Jazz di New Orleans poteva considerarsi ancora un piccolo evento che si svolgeva nell'arco di tre giorni, l'ultimo weekend di Aprile. Accedervi era molto semplice (si pensi a Tony che sbircia nella tenda di Professor Longhair!). Meno scontato, invece, e' che Tony sapeva gia' che le persone catturate nei suoi scatti erano figure importanti, cosa non chiara ,a quel tempo, alla maggior parte della gente del posto.
New Orleans era originariamente nota agli amanti della musica Americana per i primi anni gloriosi del jazz tradizionale, nei primi decenni del 20 ° secolo. Ma altrettanto importante nella nostra storia e' l'esplosione del Rhythm & Blues tipico di New Orleans che inizio' nel 1949 quando sia Fats Domino che Professor Longhair cominciarono ad incidere dischi. Questo ha poi portato al funk, al 'New Orleans bounce' e al seducente 'marchio' di New Orleans che conosciamo oggi. Nel 1975 la maggior parte dei leggendari musicisti di R&B di New Orleans erano ancora in circolazione e molti di essi partecipavano a questo evento.
Probabilmente il musicista piu' influente a New Orleans, nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, è stato Professor Longhair, nato Henry Roeland Byrd. A quel tempo "Fess" stava godendo di una rinascita della sua carriera che sarebbe finita con la sua morte nel 1980. Un autodidatta che mescolava piano blues, boogie-woogie e ritmo Afro-Cubano con una voce selvaggia creando una miscela completamente originale che ha lasciato il segno su centinaia di musicisti successivi: Allen Toussaint, Dr. John, The Meters e i Neville Brothers per citarne alcuni.
Clifton Chenier e' il padre del moderno zydeco. Lo ha portato dalle campagne della Louisiana e ha diffuso il suo poderoso ritmo di ballo (con un po' di aiuto da parte di Queen Ida) in tutta la nazione e nel mondo. Lo Zydeco e la sua musica cugina, quella Cajun, sono diventati fenomeni mondiali grazie a Chenier e agli altri musicsti della sua generazione come, ad esempio, Rockin' Dopsie.
Un personaggio molto piu' difficile da classificare e' James Booker. In breve, ha inventato un modo del tutto nuovo di suonare il piano. Piu' dettagliatamente: ha mischiato ragtime, gospel, R&B, Jazz e Boogie-woogie con una tecnica sbalorditiva e un' anima bruciante. Il Principe del Piano era noto sia per il suo comportamento folle che per la sua musica ma non c'e' dubbio: è uno dei grandi geni della musica di New Orleans. Una storia del festival dice che Booker fece il suo debutto al festival nel 1975, anche se, in un enigma degno di lui, lo elenca anche nel programma del 1974.
Ma guarda anche chi troviamo in queste foto.Il chitarrista Gatemouth Brown che ha inciso dischi fantastici come “Okey Dokey Stomp” con una big band negli anni '40 e ha continuato le sue tournée fino al 21esimo secolo. Roosevelt Sykes, il pianista/compositore tanto amato che ha cantato per 60 anni il suo blues brillante ed audace. L'Imperatore dell'Universo, Ernie K-Doe. Il sassofonista Earl Turbinton, uno dei piu' grandi musicisti di jazz moderno di New Orleans.
Il Festival Jazz e' diventato ora un evento tentacolare che attira centinaia di migliaia di persone. Certamente ha ancora i suoi momenti meravigliosi; ma i musicisti di New Orleans, che una volta erano gli artisti principali a promuovere l'evento, ora occupano il secondo posto, alle spalle di rock e pop stars.
Purtroppo non abbiamo una macchina del tempo che ci permetta di rivisitare quei giorni, quando i giganti della musica, che potevano provenire solo da New Orleans, camminavano in mezzo di noi. Ed e' proprio tale impossibilita' a rendere questa collezione di foto di Tony un glorioso sostituto."
(Dal catalogo della mostra. Testo originale in inglese, autore Tom McDermott, New Orleans, 2019)
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