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Data Inserimento: 01/10/2018 12:03
Gio’ Pomodoro
“Panta rei”
Urbino, Palazzo Ducale
19 aprile – 15 luglio
In omaggio ad uno dei più emblematici scultori italiani del’900, Gio’ Pomodoro, la Galleria Nazionale delle Marche dedica una singolare antologica, inaugurando, il 19 aprile, un filone di mostre in memoria dei grandi artisti di origine marchigiana.
Negli spazi prestigiosi di Palazzo Ducale a Urbino, sede della Galleria Nazionale delle Marche, a fianco di alcune fra le più importanti opere del Rinascimento, dal 19 aprile verrà ospitata la mostra tematica “Panta Rei” dedicata all’artista montefeltrino Gio’ Pomodoro (Orciano di Pesaro, 1930 – Milano, 2002). La mostra, fortemente voluta dal Direttore Peter Aufreiter, nasce dal progetto ideato dall’architetto Marisa Zattini col figlio dell’artista Bruto Pomodoro che propone un dialogo inedito fra l’arte rinascimentale e la scultura classica contemporanea.
Questo omaggio al Maestro marchigiano - uno fra gli scultori italiani più significativi del dopoguerra - avviene a sedici anni dalla sua scomparsa e a quattordici anni dall’inaugurazione della piazza a lui dedicata a Orciano, grande “Luogo scolpito” dell’artista nelle sue amate terre d’origine. Profondamente legato ai propri luoghi natali, Gio’ Pomodoro ha più volte ricordato quanto la cultura materiale, paesaggistica e storica del Montefeltro abbia influito sul suo percorso artistico e intellettuale: la scoperta in età giovanile dei capolavori dell’umanesimo rinascimentale, in particolare quelli di Piero della Francesca e di Raffaello custoditi nelle sale della Galleria Nazionale, sono stati fondamentali per lo sviluppo creativo del giovane artista. Il cortile di Palazzo Ducale, nelle sopralogge e negli affascinanti spazi sotterranei, appannaggio della corte di Federico, Duca di Montefeltro, ospita 25 sculture fra marmi, bronzi e poliesteri, alcuni di dimensioni monumentali.
A completamento della mostra si potranno ammirare una dozzina di grandi carte disegnate a china, alcune delle quali inedite, strettamente connesse al ciclo delle “Tensioni”, alle quali il progetto espositivo è interamente dedicato. Nel decennio che va dal 1958 fino al 1968, abbandonate le esperienze legate all’Informale, Gio’ Pomodoro sviluppa un propria ricerca legata alla espressione del vuoto: “Il vuoto è all’origine del nostro essere scultori, non già il bisogno di innalzare statue”. L’ossessione di ogni vero scultore è per Pomodoro il vuoto, “il tentativo di esprimerlo o catturarlo o definirlo”. Le “Superfici in tensione”, declinate nelle loro molteplici forme – “Folle”, “Tensioni, “Forme Distese”, “Radiali” - ne individuano la natura in un fluire continuo, dove “il vuoto coincide con il pieno in
un espandersi virtualmente infinito”. Abbandonata la ricerca all’inizio degli anni ’70, per seguire la geometria e i numeri ad essa legati, si assiste a una ripresa delle “Tensioni” a partire dall’inizio degli anni ’90 con le opere, documentate in mostra, quali la “Figlia del Sole”, le “Derive” fino agli ultimi “Frammenti di Vuoto”, opere monumentali che chiudono l’esperienza artistica del Maestro sul nascere del nuovo millennio. In un fluire ininterrotto di intuizioni geniali che percorrono un arco temporale di più di quarant’anni di lavoro, le opere di Pomodoro sono la testimonianza di uno fra i momenti artistici più alti nel panorama della scultura internazionale del XX secolo, che gli avvale - pochi mesi prima della sua scomparsa - il prestigioso premio alla carriera “Lifetime Achievement Award in Contemporary Sculpture”. Le sculture e i disegni esposti a Palazzo Ducale ne sono una vivida dimostrazione.
Informazioni:
Galleria Nazionale dell’Umbria
Palazzo Ducale di Urbino
Oiazza Rinascimento, 13 – 61029 Urbino (PU)
Tel. 0722.2760
Il Vicolo
Via Carbonari, 16 – 47521 CESENA (FC)
Tel. 0547 21386 Fax 0547 27479