Mark as spam misclassified duplicated expired offensive
Data Inserimento: 16/06/2020 10:48
La fotografia ha 180 anni!
Dall’incisione al digitale
Italo Zannier: un libro illustrato e una grande mostra
Rovereto (Trento), Mart, fino al 23 agosto
Ferrara, PAC, dal 21 novembre 2020 – 6 gennaio 2021
Comunicato Stampa
Il 7 gennaio 2019 la fotografia ha compiuto 180 anni. Sono passati quasi due secoli durante i quali quello che era il nuovo e rivoluzionario medium è diventato, a velocità sempre crescente, quotidiano generatore di immaginari e narrazioni.
l Mart di Rovereto e il Comune di Ferrara omaggiano la lunga e affascinante storia delle fotografia con un progetto realizzato grazie alla disponibilità di Italo Zannier: intellettuale, docente e fotografo, primo titolare di una cattedra di Storia della fotografia in Italia nonché figura di riferimento per il riconoscimento della disciplina nel nostro paese.
L'esposizione indaga gli interessi del professor Zannier: da un lato appassionato studioso, dall'altro "fotografo innocente", come lui stesso ama definirsi. Al Mart, esposti per la prima volta, preziosi albi illustrati provenienti dall'archivio personale di Zannier delineano l'evoluzione dell'immagine riprodotta dalle origini a oggi: dalla pre-fotografia, con volumi del XVI secolo, all'archeologia fotografica, tra incisioni e dagherrotipi, si giunge alle sperimentazioni contemporanee. I libri vengono sfogliati e commentati dallo stesso Italo Zannier tramite un'installazione video a due canali. Come controcanti alla voce principale, completano il percorso quattro interviste a critici della fotografia e dell'arte: Vittorio Sgarbi, presidente del Mart, Angelo Maggi e Massimo Donà, docenti, Michele Smargiassi, giornalista.
La mostra è arricchita da una vera e propria sezione espositiva che illustra la sessantennale attività artistica di Zannier, dal 1952 ad oggi: un nucleo di circa 100 fotografie perlopiù inedite testimonia la pratica di una grande passione, spaziando dall’approccio neorealista degli anni Cinquanta alle sperimentazioni più recenti in ambito digitale.
Italo Zannier, cenni biografici
Italo Zannier (Spilimbergo, 1932), dopo gli studi di architettura e di pittura, si è dedicato alla fotografia (dal 1952) ed è stato un pioniere della storia della fotografia in Italia. Tra i fondatori del Gruppo friulano per una nuova fotografia (1955), interessato a ricerche sociologiche e ambientali, ha lavorato dapprima in Friuli (1952-65) e successivamente su tutto il territorio nazionale, dedicandosi in particolare alle coste e ai monti grazie a un’importante committenza da parte dell’ENI (1967-76). Impegnato nell’insegnamento universitario dal 1960, ha collaborato con diverse riviste (“L’architettura. Cronache e storia”, “Camera”, “Foto magazine”, “Popular photography”) e ha curato “Fotologia. Studi di storia della fotografia” e “Fotostorica. Gli archivi della fotografia”. È membro, tra l’altro, della Société européenne d’histoire de la photographie; ha collaborato a diverse esposizioni internazionali (La fotografia, in Paesaggio mediterraneo, Siviglia, Expo, 1992; la sezione di fotografia in The Italian Metamorphosis, New York, Guggenheim Museum, 1994, e Wolfsburg, Kunstmuseum, 1995; L’io e il suo doppio. Cent’anni di ritratto fotografico in Italia, Venezia, Biennale, 1995) ed è autore di numerosissimi saggi di storia e tecnica della fotografia. Nel 2010, alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, la mostra Il furore delle immagini”, curata da Denis Curti, offriva all’attenzione del visitatore duecentosessanta fotografie, oltre a libri e ad album fotografici, in cui si tracciava, seguendo gli interessi, i gusti e gli “amori” dello studioso e dell’archivista, nonché dal sensibile fotografo friulano. Tre anni prima Zannier aveva donato alla Fondazione di Venezia il suo “archivio di lavoro” composto di 1.700 fotografie e 12.000 volumi.
Nel 2018 la Casa Museo Boschi Di Stefano di Milano (via Giorgio Jan 15) ha raccolto, nella mostra “Teofanie. 109 fotografie di Italo Zannier”, curata da Andrea Tomasetig, selezionate da migliaia di scatti realizzati nel triennio 2014-2017 conservati nella memoria della sua Sony tascabile - chiamati dall’autore “fotofanie”, cioè apparizioni - di cui solo 400 sono diventate fotografie stampate e firmate in copia unica in grande formato. La sua inesausta attività e il suo pensiero critico hanno formato intere generazioni di fotografi e di studiosi.
MART
Corso Bettini 43
38068 Rovereto (TN)
Ufficio Stampa - tel. 0464.454124
Susanna Sara Mandice – s.mandice@mart.trento.it – 334.6333148
Ludovico Fiamozzi - l.fiamozzi@mart.tn.it