MANTOVA - In viaggio con Cesare Borsacchi alla Galleria Arianna Sartori

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Data Inserimento: 24/02/2024 15:56

Galleria Arianna Sartori: 24 febbraio – 7 marzo 2024 "In viaggio con Cesare Borsacchi"


Dopo il successo dello scorso dicembre al Fortilizio della Cittadella a Pisa, Cesare Borsacchi viene presentato a Mantova dalla Galleria Arianna Sartori sabato 24 febbraio alle ore 17.00 la personale “In viaggio con Cesare Borsacchi”, a cura di Arianna Sartori. La personale alla Galleria Arianna Sartori, allestita nella Sala di via Ippolito Nievo 10, resterà aperta al pubblico fino al 7 marzo 2024.
“Per quanto controllata e persino in parte sigillata in una sorta di visualià araldica, la pittura di Borsacchi possiede comunque una sua immediatezza, una trasparenza comunicativa. La cogli alla prima, per via empatetica, nel dispiegarsi energico e sontuoso della forma, nella sonorità del colore, nei decisi contrasti luministici, nell’incidenza esatta e fulminante del segno, e non inibiscono la “lettura” sensitiva, che vuol dire di pelle o d’intuito, i simboli disseminati con intenzione nel contesto; non ostano le allegorie che pure hanno un ruolo non marginale nella genesi e nella definizione dell’immagine. All’apparato simbolico si deve accedere, ed è inevitabile che accada, dopo il frastornamento e l’appagamento dei sensi, perché come confidente di foreste tropicali e di mimetismi animali, Borsacchi usa la capziosità estetica della forma, del disegno e del colore, per catturare lo sguardo al percorso obbligato dietro le quinte del suo teatro visionario, che è luogo metaforico della storia. Potrei indicare altre possibili analogie, e corrispondenti distinzioni, tra il mondo pittorico di Borsacchi e quello del suo maestro ideale Giuseppe Viviani, ma niente aggiungerebbero a quanto sin qui rilevato.
Del resto, non è in giudicato un’eventuale derivazione stilistica, che non sussiste. Anche perché la formazione di Borsacchi, voglio dire del suo linguaggio e della sua sensibilità, è stata del tipo che in pedagogia si chiama “permanente”. Ossia è avvenuta per successivi incontri ed esperienze legate, come si è detto, a contesti contrassegnati da una forte identità etnografica, oltre che a singole personalità creative incontrate e frequentate nel loro ambiente di vita e di lavoro. L’arte precolombiana e quella tribale africana, la cultura araba e islamica e quella latino-americana hanno contato quanto le opere di insigni grandi maestri dell’arte occidentale conservate nei musei, o la conoscenza sul campo di movimenti quali il muralismo messicano e di artisti di prestigio come Siqueiros, che non potevano non impressionare profondamente un pittore come Borsacchi attento alla sinergia tra tradizione culturale autoctona e le nuove proposte creative. (dalla Presentazione di Nicola Micieli)
Cesare Borsacchi nasce a Pisa nel 1937. Fino al 1962 è vissuto nella tenuta presidenziale di San Rossore, oasi naturalistica dove il padre Luigi lavorava come guardiacaccia. Il grande incisore e pittore Giuseppe Viviani, amico del padre, nel corso delle frequenti visite alla famiglia ebbe occasione di seguire e stimolare l’allora giovane pittore, incoraggiandolo a proseguire sulla strada artistica intrapresa, intravedendo nella sua pittura e nella sua grafica notevoli potenzialità espressive. In quegli incontri Viviani non manco di fornirgli consigli e insegnamenti relativi alla tecnica dell’acquaforte e della litografia. Dal 1965 al 1995 la sua attività lavorativa lo ha portato a viaggiare e a vivere all’estero, con continui soggiorni a Roma, Pisa e Milano. A Roma ha frequentato il circolo culturale “Alzaia” ritrovo abituale dei più importanti artisti. Si è anche associato con il pittore Diego Raco nella gestione della galleria d’arte Ex Aequo di via Margutta. Le sue incisioni sono conservate nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova (www.raccoltastampesartori.it).

Galleria Arianna Sartori
tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu











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